Il Matte Box consente di schermare le luci che possono "incidere" direttamente sull'ottica provocando riflessi fastidiosi ed indesiderati: il caso tipico è quello delle riprese "still life", ovvero di oggetti statici in studio. Tali riprese sono fatte, di solito, con numerose luci di bassa potenza per creare riflessi e chiaroscuri che valorizzino le forme e le superfici dell'oggetto. In tal caso è pressoché inevitabile che qualche luce sia direzionata direttamente verso l'ottica, e l'uso delle bandiere consente di schermarla.
Il mattebox ha inoltre la funzione di portafiltri, ovvero di supporto meccanico per i filtri, di tipo quadrato o rettangolare, perché devono essere inseriti nei telai portafiltri. I filtri rotondi, individuati dal diametro, vanno avvitati al filetto dell'ottica. E' necessario ricorrere al mattebox per i filtri quando si ha la necessità di usarne più di uno oppure quando si devono usare dei filtri "orientati" ovvero che variano la loro funzione in base all'angolo relativo rispetto all'ottica, come ad esempio i polarizzatori o, molto banalmente, i filtri graduati.
Un terzo scopo del mattebox è quello di rendere un poco più "aggressivi" e professionali i camcorders che sono sempre più compatti e simili alle telecamerine consumer.
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